mercoledì 14 ottobre 2009

Princess Yasmin von Hohenstaufen Avril de Bourcane Buren Khan Anjou Puoti Khan Canmore

Dinastia Avril de Saint Genis Buren Anjou Bourcane Khan , discendenti di Federico II e Gengis Khan

http://utenti.lycos.it/fridericus/bende%20yasmin.htm


Discendenza

da
GENGIS KHAN della Dinastia Avril de Saint Genis Burey Anjou de Bourcane ou Buren Khan- de Buren Khan Yussupov)
Khan, il suo nome originario era Temujin, fondatore dell'impero mongolo, nacque da Yesugei , capo di una tribù mongola.Sposatosi a 17 anni mostrò le proprie qualità e intraprese ancora giovane la sua opera egemonica di unificazione delle popolazioni della Mongolia.


Con l'aiuto di Khan dei Kerait (popolazione turco-mongola della Mongolia centrale), sconfisse i Turchi che occupavano la zona del lago di Bajkal, ricevendo per questa impresa il soprannome di Gengis Khan. Unificata così la Mongolia sotto il comando della propria famiglia, gengis Khan si dedicò all'espansione dei propri domini, estendendo il proprio potere su vaste aree della Cina dell'Azerbaigian e Afghanistan. Condottiero abile e audace, crudele e spietato nelle sue azioni di guerra, Gengis Khan dimostrò anche notevoli doti di legislatore e diplomatico emanando un corpo di leggi che regolarono la vita di tutte le popolazioni a lui soggette secondo un rigido criterio militare. Subì il fascino della cultura cinese e musulmana e strutturò le sue leggi tenendo presenti i modelli di civiltà più avanzate. Così, grazie al suo talento militare e alla sua capacità amministrativa, creò un immenso impero che alla sua morte si estendeva dal mar Caspio al Mar Cinese, dalla persia alla Siberia meridionale.

Discendenza Gengis Khan




(Cingiz Qan, Temujin, 1155? - 1227). Fondatore dell'impero mongolo. Figlio di Yesugei, capo dei mongoli kiyat, sposò la figlia di Toghrul, khan della tribù turco-mongola dei kerait di cui divenne vassallo e per il quale assunse la guida dell'esercito, sottomettendo numerose tribù. Liberatosi dalla dipendenza verso Toghrul, nel 1203 divenne signore dei kerait e l'anno dopo sconfisse i tartari naimani. Una dieta panmongolica (kuriltay) lo proclamò nel 1206 Gran khan dei mongoli col nome di Gengis Khan (khan oceanico, o universale) con l'adesione di numerosi clan e popolazioni turche e mongole che ne accrebbero l'autorità e i domini. Nel 1221 avviò quindi la realizzazione del grande progetto di conquista della Cina. Conquistata, dopo un lungo assedio, Pechino nel 1215 lasciò l'impresa (portata a termine solo da Kubilai Khan nel 1279) ai luogotenenti e si rivolse verso l'Occidente. Concentrato nel 1219 il suo esercito sull'alto corso dell'Irtys, in breve tempo prese Bukhara, Samarcanda e numerose altre importanti città e portò a termine la conquista dell'intero Iran orientale, del Khorasan e dell'Afghanistan. Dopo aver sconfitto anche l'avversario più tenace, lo shâh del Khorezm si ritirò verso oriente lasciando ai due suoi generali, Jebe e Subotai, la prosecuzione delle operazioni verso occidente. Questi si spinsero verso la Russia meridionale, vincendo ogni resistenza e sconfiggendo sul fiume Kalka, nel 1223, la federazione dei principi russi, per poi ricongiungersi, passando a nord del Caspio e dopo aver devastato la Crimea e i territori degli Urali, con Gengis Khan. Egli però morì improvvisamente nel 1227, quando si accingeva a terminare la conquista dell'impero cinese. Spesso dipinto dalle fonti letterarie come esempio di crudeltà e di forza devastatrice, Gengis Khan mostrò in realtà una notevole abilità politica, conferendo unità e stabilità a un'organismo statuale gigantesco ed eterogeneo, riconoscendo il valore della civiltà delle popolazioni vinte (e utilizzandone molti elementi nell'ambito del governo), mostrando un atteggiamento tollerante verso le diverse convinzioni religiose e aprendo la possibilità, attraverso la pax mongolica instaurata nel suo impero, di una fertile comunicazione tra civiltà d'Oriente e d'Occidente.